Le azioni

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Azioni

Una strategia integrata di intervento che prevede 8 azioni concrete sarà attuata per raggiungere gli obiettivi del progetto.

Durante il 1 ° e il 2 ° anno le azioni preliminari rafforzeranno la base di informazioni esistenti e forniranno lo studio di fattibilità prima della reintroduzione, raccomandato dal network europeotematico CRAYNET per il programma di ripristino della popolazione (sensu IUCN). Verrà, inoltre, attuato un monitoraggio in tutte le 28 aree di progetto, al fine di:

  • aggiornare la descrizione dello stato attuale delle popolazioni di gamberi autoctoni e alloctoni
  • verificare l’insorgenza dell’agente della peste di gamberi, sia nelle specie aliene che nei gamberi autoctoni
  • identificare le popolazioni native più significative per la conservazione della variabilità genetica delle specie
  • modellare le relazioni specie-habitat e la loro variabilità, utilizzando l’analisi spaziale e il telerilevamento
  • localizzare le aree habitat essenziali.

Allo stesso tempo, verrà progettato un piano strategico per il controllo delle popolazioni di specie invasive. Un’azione preliminare prevede anche la formazione degli operatori, delle associazioni ittiche e delle Guardie ecologiche volontarie, con l’obiettivo di creare un team stabile preparato a dare supporto durante le attività di allevamento e le catture dei gamberi di fiume.

Lo sviluppo di una consapevolezza nelle comunità locali sulla necessaria conservazione della biodiversità, è un passo fondamentale per raggiungere gli obiettivi del progetto. L’attuazione delle 8 azioni concrete di conservazione sarà effettuata nei successivi 3 anni.

Per quanto riguarda la conservazione di A. pallipes saranno istituiti 4 impianti indoor e outdoor per l’allevamento dei gamberi. Uno stock di gamberi selvatici sarà raccolto da popolazioni precedentemente selezionate e introdotto negli stagni / vasche di allevamento, a partire dal 2° anno di progetto, al fine di produrre i giovanili necessari per la reintroduzione.

La prevenzione delle malattie sarà assicurata dal monitoraggio diagnostico per rilevare l’agente della peste dei gamberi. Per la valutazione di A. pallipes verranno applicate tecniche di campionamento non distruttive. Le azioni di conservazione in situ prevedono il miglioramento dell’habitat, per aumentare la disponibilità di rifugi e la creazione di aree di origine, favorendo la riproduzione in situ di A. pallipes.

Per contrastare la cattiva gestione delle attività di ripopolamento dei salmonidi, che alterano l’equilibrio degli ecosistemi e potenzialmente diffondono la peste dei gamberi, una “mappa di zonazione dei gamberi” sarà integrata nei piani di gestione di tutte le 28 SCI / SAC del progetto; sarà istituito un gruppo di lavoro con le autorità regionali, le associazioni di pescatori e le comunità locali.

Per quanto riguarda la dispersione dei gamberi alloctoni invasivi e la peste dei gamberi, le azioni concrete si concentreranno sulla cattura e sulla costruzione di barriere fisiche.

Una campagna di comunicazione appositamente progettata, includerà attività locali per tutti gli stakeholers, i bambini delle scuole, i cittadini e i pescatori; la “notte dei gamberi” sarà un nuovissimo evento per lo svolgimento di attività notturne di bio-blitz science per i cittadini; un piano di conservazione concreta per i gamberi nativi (azioni sviluppate durante il progetto) sarà trasferito in almeno 2 aree esterne al progetto.

Attività svolte

Formazione del personale e degli operatori (conclusa)

Nel 2020 si sono svolte quattro lezioni online con la partecipazione di 39 operatori che ricoprono diversi ruoli all’interno del team tecnico del progetto.

Nel 2021 si è svolto il corso di formazione sul controllo delle specie aliene di gamberi, che è consistito in tre lezioni teoriche online e una parte pratica. 231 persone si sono iscritte alle lezioni teoriche e complessivamente 67 operatori hanno partecipato sia alla parte teorica che a quella pratica.

Il corso di formazione per volontari si è svolto nel dicembre 2021 ed è consistito in una lezione teorica online e una pratica. Il corso era rivolto alle associazioni di pescatori coinvolte nella gestione delle strutture di allevamento e ai partner responsabili delle strutture di allevamento. Complessivamente, sono stati formati 12 operatori che saranno impiegati nella gestione regolare delle strutture di allevamento.

 

 

 

Indagine sulle popolazioni di gamberi autoctoni e alieni e sullo stato del loro habitat (conclusa)

L’obiettivo dell’azione era quello di condurre uno studio di fattibilità biologica nell’area del progetto, soprattutto in termini di idoneità dell’habitat e di provenienza e disponibilità dei riproduttori. Tutti i siti rilevati sono stati georeferenziati e mappati e il 25% dei siti nell’area del progetto è risultato minacciato dalla siccità. Questa azione ha prodotto dati per la modellazione dell’habitat e dati sull’abbondanza della popolazione, necessari per scegliere le popolazioni di origine per i riproduttori; inoltre e ha contribuito ad identificare ntificato i siti per l’attuazione di azioni di riproduzione e reintroduzione.

Caratterizzazione molecolare delle popolazioni di A. pallipes (conclusa)

Un primo lotto di 186 campioni che rappresentano 20 popolazioni, raccolti tra il 2020 e l’inizio dell’estate 2021, è stato selezionato in base alla concentrazione e alla qualità del DNA.

I risultati sono stati resi disponibili e immediatamente analizzati in modo da poter essere considerati

durante la selezione delle popolazioni di origine per i riproduttori da utilizzare negli impianti di riproduzione ex-situ. Un secondo set di 372 campioni di DNA, rappresentanti 37 popolazioni, è stato analizzato nel 2022 e sono stati consegnati i rispettivi risultati.

 

Modellazione dell’habitat di A. pallipes (conclusa)

L’idoneità dell’habitat di A. pallipes nell’Appennino nord-occidentale è stata valutata applicando i modelli di nicchia ecologica (ENM) e un metodo di modellazione della sola presenza, implementato nel software Maxent La modellazione dell’habitat costituisce la base informativa per la selezione delle aree di reintroduzione nei SIC (Siti di Importanza Comunitaria).

Piano strategico (in corso)

Il Piano strategico è stato redatto dallo staff tecnico del PNATE con la collaborazione dell’intero partenariato del progetto. Contiene tutti i dettagli operativi relativi a: misure di contenimento e controllo delle dei gamberi alieni, compresi i luoghi di intervento prioritari per le catture e la strategia complessiva per l’attuazione del controllo e del contenimento delle specie aliene; inoltre, individua anche le possibili ubicazioni delle barriere fisse per il contenimento delle del P. lenisculus nel Lago del Brugneto.

Controllo e contenimento delle popolazioni di Cambaridi (in corso)

Tra aprile e novembre 2021, il personale del Consorzio di Bonifica ha posizionato 142 trappole e catturato 29 individui di P.clarkii. A Parma, il personale dell’Ente Parco dell’Emilia Occidentale e del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano nel 2021 ha posizionato 21 trappole e rimosso 61 individui di P. clarkii.

In aggiunta al lavoro svolto dal personale degli enti sopracitati, a maggio 2022 i volontari del progetto hano rimosso oltre 2.700 esemplari di P. clarkii catturati in più di 500 trappole.

 

 

 

Controllo e contenimento delle popolazioni di Pacifastacus (in corso)

Questa azione comprende la cattura e il controllo della specie invasiva Pacifastacus leniusculus

all’interno delle sorgenti del fiume Trebbia (Lago del Brugneto IT1331019) e del torrente Valla (IT1322304 Rocca dell’Adelasia), dove sono state individuate le prime due popolazioni di questo gambero invasivo in Italia.

Per quanto riguarda il Lago del Brugneto il piano di cattura ha previsto il posizionamento di 10

trappole con esca in stazioni fisse di monitoraggio e sono stati catturati 66 gamberi di fiume alieni.

Per quanto riguarda le attività sul torrente Valla, sono stati catturati e rimossi dall’ambiente selvatico 403 individui di P. leniusculus.

 

Aspetti diagnostici e prevenzione della diffusione di malattie nei gamberi indigeni (in corso)

Prima dell’inizio della stagione di campionamento, è stata fatta una valutazione preliminare di due metodi alternativi di campionamento non invasivo (tamponi cuticolari e analisi dell’eDNA su campioni d’acqua)per l’analisi di Aphanomyces astaci,  il micete responsabile di una malattia mortale per A. pallipes

Le popolazioni di gamberi autoctoni sono state monitorate per valutare le popolazioni gamberi autoctoni in relazione alla presenza di Aphanomyces astaci.

Le tecniche di campionamento non invasivo sono state applicate alle popolazioni di A. pallipes dopo la standardizzazione  effettuata con successo nella fase sperimentale.

Il monitoraggio sanitario effettuato sulle popolazioni di A. pallipes ha identificato cinque siti di campionamento in cui A. astaci era assente; da questi siti è stato possibile selezionare i gamberi di fiume da introdurre in tre impianti di allevamento (“Corniglio”, “Monchio delle Corti” e “Fontanigorda”).

 

Allevamento ex-situ per il ripristino delle popolazioni di A. pallipes

L’obiettivo è produrre giovani gamberi per le attività di ripopolamento. I giovani derivano dalla deposizione di 295 individui riproduttori (131 femmine e 164 maschi) prelevati in natura e trasferiti in strutture di allevamento a Monchio, Corniglio e Fontanigorda.

Sono stati costruiti o ristrutturati tre centri di allevamento:

1) nel centro di allevamento di Monchio delle Corti (Parma) è stato costruito un laghetto di circa 50 m2 (10 m x 5 m) vicino all’impianto di allevamento della trota fario. I lavori di ristrutturazione dell’impianto di allevamento sono stati completati come previsto e alla fine di settembre 2021. Sono stati aggiunti 117 gamberi adulti,

2) presso l’incubatoio di Corniglio (Parma) è stato creato uno stagno di circa 50 m2 (10 m x 5 m). I lavori per l’allevamento sono stati completati come previsto e alla fine di settembre 2021 sono stati aggiunti 123 gamberi adulti.

3) I lavori presso l’incubatoio di Fontanigorda (Genova) sono terminati e hanno riguardato la preparazione di due vasche in cemento. Alla fine di settembre 2021, 55 gamberi adulti sono stati introdotti nella seconda vasca

 

 

 

Ripristino delle popolazioni di A. pallipes

Questa fondamentale fase del progetto segue la riproduzione avvenuta con successo presso i centri in Emilia, nei comuni di Monchio delle Corti e Corniglio, provincia di Parma, e in Liguria, nel comune di Fontanigorda in provincia di Genova.

Sono 1.538 i giovani esemplari che complessivamente sono stati raccolti e rilasciati: 100 nel sito di Fontanigorda; 148 a Monchio delle Corti e 1.290 a Corniglio.

 

Azioni di comunicazione e sensibilizzazione

Sono stati creati e utilizzati molti strumenti di comunicazione e sensibilizzazione:

  • strumenti on on line: un sito internet, i canali social, un gico a quiz
  • materiali cartacei: un lealfet per il grande pubblico, una brochure educativa, delle schede dicotomiche per il riconoscimento delle diverse specie, un gioco a quiz
  • t-shirt e bandiere come gadget da distribuire ai partecipanti alle attività organizzate
  • Eventi-sono stati organizzati moltissimi eventi per le scuole, gli stakehoder e il grande pubblico, quali, laboratori educativi, attività outdoor sul territorio, webinar, un corso per giornalisti e un seminario per gli insegnanti
  • Geocache: è stata predisposta un’attività di geocache a Fontanigorda per favorire la conoscenza del territorio e delle tematiche affrontate dal progetto
  • organizzazione e partecipazione a conferenze e presentazioni scientifiche